
Anche se potrebbe sembrare una sorpresa, a San Pietroburgo da oltre 100 anni esiste una moschea. Nel 1913, anno in cui la Moschea di San Pietroburgo venne aperta al culto, nell’allora capitale russa vivevano circa 8000 musulmani e la costruzione dell’edificio venne finanziata in gran parte dall’Emiro di Bukhara, emirato allora soggetto all’Impero russo.
L’edificio rappresenta una copia quasi identica del Mausoleo di Tamerlano a Samarcanda e rispetta i canoni dell’architettura religiosa islamica con i due alti minareti, la cupola turchese e i mosaici di maiolica che decorano gli esterni e il raffinato portale. D’altra parte però è un tipico edificio pietroburghese con le sue numerose finestre, con le pareti di severo granito grigio e le linee ispirate allo stile liberty che caratterizzava i nuovi quartieri residenziali in costruzione sull’Isola petrogradskaja, all’epoca in piena espansione urbanistica dopo l’apertura del ponte della Trinità.